Come ho inventato il dating online

«Volevo che le persone fossero felici, meno sole e represse», racconta sorridente Joan Ball, 89 anni, dalla poltrona di una residenza londinese per anziani nel documentario “Joan Ball. The Lady of Computer Dating”, diretto da Valentina Peri, curatrice e critica culturale specializzata in tecnologia e relazioni nell’era digitale. Miss Ball, mai sposata, è l’antesignana di Tinder, la prima persona al mondo che ha usato i computer per matchare, mettere in contatto, presunte anime gemelle.

L’idea di Joan Ball

«Una donna libera (non stupisce sia stata dimenticata!) che con un colpo di genio nel 1962 apre a Londra l’Eros Friendship Bureau, una sorta di agenzia matrimoniale con l’obiettivo di fare amicizia», racconta Peri che da Parigi dove vive è risalita a Joan durante la pandemia contattando un nipote sui social. «La sua fu un’idea rivoluzionaria per l’Inghilterra puritana degli anni ’60, soprattutto per le donne per cui gli incontri al buio moralmente accettati potevano avere come unico scopo il matrimonio e la famiglia». Nonostante gli “swinging Sixties” alle donne per esempio non era permesso indossare i pantaloni al lavoro o gestire un’azienda. Altro che sesso o avventure di una notte!

La creazione del primo dating service 

Con una vita in salita, in fuga da una famiglia disfunzionale e una dislessia diagnosticata da adulta, a 28 anni Joan incontra Ken, ingegnere elvetico poi suo futuro compagno, con cui scopre l’esistenza di un software che in Svizzera mette in contatto genitori e figli adottivi, capace di processare centinaia di domande. In anticipo di un anno su quel che viene considerato l’esordio delle dating app, l’Operation Match di due studenti di Harvard, nel 1964 la Ball fonda il St James Computer Dating Service, poi diventato Com-Pat. Inizialmente nessun giornale rispettabile vuol far pubblicità al suo business, ma poi grazie agli spot sulle radio pirata ma sopratutto all’uso dei computer, tra questionari e schede perforate, la sua agenzia comincia a crescere fino a mettere insieme un archivio di 50 mila contatti. Per tutelare la privacy gli abbinamenti vengono ritirati dai clienti direttamente in agenzia o spediti al fermo posta. Funziona. Fino a quando nel 1974 per far fronte ai debiti Joan vende tutto al concorrente Dataline e per anni non si parla più di app per incontri né di lei che a distanza di tempo non ha perso la vocazione di aiutare gli altri.

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